La nostra storia

1983 - La Nascita e i Primi Mezzi

Il 1983 segna l’inizio di un capitolo importante nella nostra storia.

Con la chiusura dell’Ospedale di Castelnovo Sotto da parte dell’Azienda Sanitaria, un gruppo di volontari provenienti da Castelnovo e Cadelbosco si è unito per affrontare la sfida di trasportare i malati al nosocomio di Reggio Emilia.

Nasce così la Pubblica Assistenza, con l’obiettivo di alleviare il disagio creato tra la cittadinanza.

I primi mezzi segnano l’inizio dell’attività della Pubblica Assistenza, che si dedica al trasporto di malati senza distinzione tra ordinario ed emergenza.

I volontari, animati da grande passione e altruismo, iniziano il loro percorso.

1993 - Servizio 118

Il 1993 è testimone della nascita del servizio d’emergenza 118.

La tragedia della strage alla stazione di Bologna evidenzia la necessità di una regia nei soccorsi.

Il Sistema Sanitario Nazionale istituisce il numero di emergenza 118, e la Pubblica Assistenza entra subito in convenzione, offrendo ambulanze con equipaggi qualificati pronti a intervenire su Cadelbosco Sopra e Castelnovo Sotto, oltre a mettere a disposizione mezzi per il trasporto di organi e provette tra gli ospedali regionali.

2019 - Convenzione Trasporto Disabili

Nel 2019 inizia una collaborazione con ASP dell’Unione Terre Di Mezzo per il trasporto di ragazzi disabili nelle scuole o nei centri socio-occupazionali. Ogni giorno i nostri volontari si occupano del trasporto di circa 40 ragazzi disabili residenti nei comuni di Cadelbosco Di Sopra, Castelnovo Di Sotto e Bagnolo in Piano. Questi trasporti, effettuati in maniera collettiva, favoriscono l’aggregazione tra i ragazzi.

2024 - Riqualificazione della sede

L’anno 2024 è stato un anno fondamentale per la nostra storica sede, perchè ha visto la chiusura dei lavori di riqualificazione. Gli interventi hanno coinvolto tutta la struttura, partendo dal tetto fino al rifacimento degli impianti di riscaldamento e raffreddamento. Sono state usate le migliori tecnologie, che hanno permesso di adeguare la nostra sede alle norme di transizione energetica ed ecologica che il mondo e, soprattutto la natura, ci richiedono.

158 volontari, 14 dipendenti, 28 mezzi